Noa e Tomer, due anime unite dalla fede e dall’amore, hanno scelto di sposarsi in Liguria, nel suggestivo scenario della Fortezza di Castel Franco a Finale Ligure. La loro cerimonia ebraica è stata davvero bellissima, ricca di tradizione e di emozioni.

Per prima cosa ho fatto realizzare da una falegname la Kuppah, la tradizionale copertura che simboleggia la casa che gli sposi costruiranno insieme. Quel giorno c’era un po’ di vento ma il bianco candido del tessuto che copriva la Kuppah fluttuava leggero, quasi a voler proteggere i due giovani innamorati.

In uno scenario davvero meraviglioso, avvolti dalla brezza marina, gli sposi si sono scambiati le promesse davanti ad un rabbino che ho contattato io per loro e che è venuto appositamente per Noa e Tomer dalla Toscana.

Gli sposi desideravano un rito tradizionale, così abbiamo rispettato tutte le fasi della cerimonia come ad esempio il fatto che gli uomini indossassero la papalina o l’ingresso della sposa che è stata accompagnata dai genitori fino a metà percorso, poi lei si è fermata e il suo sposo le è andato incontro, ha sollevato dolcemente il velo e l’ha accompagnata sotto la Kuppah, ove erano presenti anche i genitori degli sposi.

Durante la cerimonia, si è celebrato anche uno dei rituali più significativi del matrimonio ebraico: la rottura del bicchiere. Con un gesto deciso, Tomer ha frantumato il bicchiere a terra, un gesto simbolico che ricorda la fragilità della vita e la necessità di ricostruirsi sempre, insieme.
Per fortuna siamo stati molto fortunati con il meteo, poiché siamo riusciti a svolgere la cerimonia all’aperto e soprattutto, cosa molto importante per gli sposi, la cerimonia si è svolta al tramonto.
Gli invitati, emozionati e commossi, hanno assistito con grande partecipazione a questo momenti così intimi e profondi.
Dopo la cerimonia, sono iniziati i festeggiamenti ed è stata servita una splendida cena. La musica e il cibo tipici della tradizione ebraica hanno creato un’atmosfera calda e accogliente, che ha avvolto gli sposi e davvero tutti i presenti.
Non è stato semplice scegliere il menù per la cena, vista la particolarità della cucina ebraica, abbiamo deciso di far preparare 27 menù diversi, stampando su ogni menù il nome dell’invitato, il quale poteva scegliere tra due primi e due secondi realizzati apposta per ogni invitato.

Abbiamo infine optato per una torta nuziale vegana, proprio per farla mangiare a tutti gli Ospiti, una torta davvero originale e deliziosa!
Infine i colori scelti dalla sposa per l’allestimento erano davvero particolari: blu e viola in tutte le loro sfumature dal chiaro allo scuro, che hanno creato un’atmosfera davvero intensa e suggestiva.

Matrimonio ebraico
Matrimonio ebraico
Matrimonio ebraico